La Chiesa Parrocchiale di Valdicastello Carducci

Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta e San Giuseppe

La Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta e San Giuseppe sorge dove precedentemente esisteva l'Oratorio di San Giuseppe, del fatto tuttavia non esistono prove certe.

La Chiesa fu costruita a spese dei paesani su disegno dell'architetto Lazzarini da Lucca a partire dall'anno 1820 e terminata nel 1827.

Sotto la guida dei Parroci che vi si sono succeduti, la Chiesa è stata costantemente abbellita ed oggi possiamo affermare che la stessa è all'altezza delle Chiese di città ben più importanti.

Quando nel 1835 l'Arcivescovo di Pisa decise che la Pieve di San Giovanni e Santa Felicita dovesse essere demolita (cosa per fortuna mai avvenuta) la Chiesa parrocchiale fu corredata del Pulpito, della Custodia degli Olii Santi, dell'Altare Maggiore e di altri due Minori provenienti priprio dalla Pieve ed attualmente dedicati alla Madonna del Rosario ed a San Luigi, anche l'Altare Maggiore della Pieve fu trasportato e divenne l'attuale Altare del Sacro Cuore.

L'Altare di S. Antonio fu invece prima acquistato dal Cav. Aristodemo Simi che lo pose in una Cappella privata nella sua abitazione per poi essere donato dalla sua vedova in ricordo del marito.

Il primo parroco, Don Paolo Simi, già pievano dall'11 Agosto 1820 ebbe un ruolo particolarmente attivo per quanto riguarda l'edificazione della Chiesa, infatti, a parte un contributo economico di Lire 2.248 da parte della Cassa dei Vacanti di Pisa, tutto il resto è tutto frutto di elemosine e fatiche dei parrocchiani.

In quell'epoca fu costruito anche l'organo e furono fuse le campane, inaugurate l'8 Luglio 1850 alla presenza del Mons. Francesco Abrami Vescovo di Massa. Da ricordare che per la fusione delle campane vennero utilizzate anche quelle della Pieve costruite nel 1540 pesanti complessivamente 1724 libbre.
La campana più grande pesa 2321 libbre e la più piccola 1711.

Durante i lavori di rimozione delle incrostazioni dalle vecchie campane effettuati prima della fusione furono trovate le seguenti iscrizioni: Christus vincit. Christus regnat. Christus imperat. Christus ab omni malo - 1540 e sulla piccola: Mente sancta et spontanea honora Deo Patrie - 1540.

Don Paolo Simi rimase Parroco fino al giorno della sua morte, il 15 Ottobre 1861, dopo di lui fu nominato Parroco Don Nicola Verona che fu Pievano fino al 23 Aprile 1902, giorno in cui venne a mancare.

Il 9 Giugno 1855 il parroco di Valdicastello Don Carlo Coluccini donò la porticina in lastra d'argento con cornice dorata del Ciborio.

Il 10 Luglio 1865 avvenne la Consacrazione della Chiesa da parte di Sua Eminenza il Cardinale Arcivescovo di Pisa Mons. Cosimo Corsi.

Durante la pievania di Don Verona fu portata a termine la Sacrestia.

Il 22 Luglio 1893 furono fuse nuovamente le due campane in quanto una si era crepata e per farle intonate l'una con l'altra occorreva rifarle tutte e due.

Dall'Agosto 1902 fu Parroco Don Giovanni Mori fino al 25 Agosto 1911 quando divenne Proposto di Pietrasanta. Durante questo periodo fu iniziata la casa di compagnia divenuta nel tempo la navata di sinistra.

Don Mori fu succeduto da Don Adriano Barsanti che fu Pievano fino al giorno della sua morte avvenuta il 26 Dicembre 1935. In questo periodo con l'aiuto economico della N. D. Teresa Noferi e del Sig. Corrado Bartolucci e la mano d'opera gratuita dei parrocchiani, fu terminata la casa di Compagnia, furono costruiti i due confessionali in marmo (inaugurati il 27 Agosto 1927) e fu riparato il campanile dall'impresa Italo Moresco.

Il 26 Febbraio 1912 fu inaugurata la nuova Via Crucis, donata dalla Sig.ra Maddalena Pieroni ved. Bramanti e nel marzo 1921 lo stendardo in seta del Circolo Femminile Cattolico ricamato e regalato dalla Sig.ra Rachele Vizzoni di Monteggiori.
Nel Settembre 1930 fu sistemata nell'organo una tela raffigurante Santa Cecilia, opera del compaesano Lelio Coluccini.

Il 13 Maggio 1934, con una solenne processione, entrò in paese la statua della Madonna del Rosario.

Dopo la morte di Don Barsanti, nel 1935, la parrocchia rimase senza Parroco fino al Giugno 1937, giorno della nomina di Don Eugenio Pasquini da Capezzano Monte che però morì dopo soli due anni il 21 Settembre 1939. Durante questo periodo furono inaugurate le tre statue della S. Famiglia portate con processione solenne dalla Pieve di S.Giovanni e S. Felicita nell'estate 1938.

A Don Pasquini seguì nell'Agosto 1940 Don Libero Raglianti, rimasto in Parrocchia fino al 12 Agosto 1944, giorno della sua deportazione. Nello stesso giorno altri 14 uomini furono uccisi in località Discesa dei Pini.

Don Raglianti fece spostare l'Altare Maggiore di due metri all'indietro in modo da lasciare più spazio alla Chiesa e fece istituire l'Asilo Infantile.

Avuta la certezza che Don Raglianti fosse morto, nel Settembre 1945 fu nominato Parroco Don Marco Giannetti da Seravezza. Con lui fu costruita la balaustra dell'Altare Maggiore. Il marmo fu donato dalla Henraux e la mano d'opera fu messa gratuitamente a disposizione dai compaesani, l'inaugurazione avvenne il 19 Maggio 1947. Per motivi di salute, stante la vastità della parrocchia, Don Giannetti nel 1949 fu trasferito alla Cappella.

Il 19 Marzo 1949 subentrò Don Dino Vannozzi, a lui si deve la ricostruzione dell'Asilo, per questo ottenne dal Sig.Italo Moresco, in memoria del padre Giacomo, l'abitazione situata nei pressi della casa natale di Giosuè Carducci.

Olte all'Asilo apportò modifiche al pavimento della Chiesa togliendo l'alzata di due scalini che era posta a metà della navata all'altezza del Pulpito. Fece imbiancare tutta la Chiesa e realizzare l'illuminazione con moltissime lampade. In tale periodo fu installato il grande lampadario di cristallo avuto in dono dai fratelli Leonardi. Apportò modifiche alla sacrestia ed iniziòa raccogliere fondi per l'elettrificazione delle campane.

Negli ultimi mesi della sua malattia fu coadiuvato da Don Mirello Paoletti che dalla morte di Don Vannozzi (22 Ottobre 1959) fu dichiarato Pievano.
Don Paoletti rimase a Valdicastello fino al 2 Giugno 1961 quando fu avvicinato al suo paese d'origine. In questo periodo fu portata a termine l'automatizzazione delle campane e fu rimesso a nuovo l'Altare del Sacro Cuore con la costruzione dell'urna in marmo in luogo di quella lignea. Tale restauro fu fatto per ricordare Ugo ed Emma Bisogni.

Il 23 Luglio 1961 fu nominato l'attuale Pievano Don Marco Marchetti.

Grazie a lui sono stati fatti svariati interventi di manutenzione straordinaria della Chiese di Valdicastello, e come ultima opera in ordine cronologico è stata posta all'esterno della Chiesa, dove doveva sorgere la navata di destra, una statua bronzea dedicata a Padre Pio donata dalla carità degli abitanti ed eseguita dalla fonderia artistica Del Chiaro.

Nell'Ottobre 1961, grazie a Roberto Calcagnini furono rimessi a nuovo con un'urna in marmo gli Altari della Madonna e della S. Famiglia. Nel Giugno 1962 la gioventù di Valdicastello col medesimo sistema di quelli già restaurati fece rimettere a nuovo l'Altare di San Luigi. Nello stesso tempo, con l'offerta della Sig.ra Irasca Rossi di Prato fatta pervenire dalla compaesana Amelia Santi, venne restaurato anche l'Altare di S. Antonio.

La statua del Santo, vecchia e malandata fu fatta sostituire con un'altra nuova grazie all'offerta di Guido Quadrelli in memoria dei suoi genitori Lucio ed Opelia.
Nel 1975 l'artista locale A. Coluccini donò in memoria dei suoi genitori la scultura a bassorilievo in travertino posta al di sopra della porta centrale della Chiesa. L'opera raffigura la Morte del Giusto.

Nel 1980 la Chiesa è stata interamente restaurata con la spesa di Lit. 300.000.000 interamente offerti dalla popolazione. I restauri compresero sia il tetto che l'interno con le sue pitture.

Negli anni '80 altre opere sono state donate come la statua in bronzo di Santa Barbara opera di A. Coluccini e la Pietà in bronzo opera di Pietro Foglia in ricordo di Giovanni Cipriani e Tiziana Viviani tragicamente morti in un incidente stradale.

@ Pier Luca Mori 2024

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